venerdì 24 luglio 2009

Francescopalo Di Foglio: "quando lo Spirito guida la mano dell'Artista"



FIl pittore F.P. Di Foglio
di Giuseppe F. Pollutri
“Il tema centrale è la pace. Ma prima devo dirvi cosa intendo per Opera d’Arte! … L’opera d’arte da sempre, ieri, oggi, domani, nasce da un forte sentire dentro. Opera d’arte non è decorazione, non è incomprensione, non è avanguardia a tutti i costi, ma è espressione di contenuti, forme, luci, colori, spazi, volumi. E’ un sentimento, è un prodotto dello Spirito. (…) Dipinti ispirati alle problematiche, alle paure del vivere d’oggi. Abbiamo paura perché manca Amore. (…) Fede – arte – scienza non sono in contrasto, ma sono doni di Dio per il bene comune”.
Queste espressioni di fede - insieme per l’arte e per un forte sentimento religioso che sta a monte e all’interno della creazione artistica - le ho prese da appunti messi a disposizione del visitatore da Francescopaolo Di Foglio. L’artista ha esposto dal 18 luglio (chiude oggi 24) un gran numero di suoi “quadri” di “Arte Sacra” alla Sala Colonna dei D’Avalos, a Vasto.
Troppo tardi forse per invitare ancora qualcuno che non lo avesse già fatto a visitare la mostra, a scambiare fraternamente quattro parole con l’autore, pure avverto la necessità di dare testimonianza ad un artista che oltre alle idee chiare (meritevoli in rapporto simpatetico, umano e potrei dire ‘cristiano’) su quel che sta a significare ancora e sempre “arte”, per l’artista e per la società, è testimonianza – uomo e opere – di un impegno umano che va, per quanto se ne giova, oltre la forma, oltre i colori, oltre il manufatto.La sua pittura, varia e complessa sia tecnicamente che nell’ispirazione, si giova di un sicuro mestiere, d’inevitabile rimando a esperienze estetiche del proprio tempo - dall’iconico simbolismo al materico gestuale - appare un costante richiamo e rinvio a valori che sono al tempo stesso umani e di trascendenza. Se posso sintetizzare: l’arte attraverso, quanto oltre l’immagine, l’immagine (il quadro, l’opera) come medium di significazione che non sia solo estetica, ma spirituale. Persino di fede, per un destino dell’uomo che trascende la materia e la sua forma, ma che nella capacità espressivo-formali dell’uomo rivela un destino che con lo spirito riscatta la materia e la caducità di questa. L’Arte come mezzo per andare aldilà , nondimeno per restare, con qualche motivo e per quanto espresso in vita, fra gli uomini.
Chi ha visitato la mostra di “Franco” e colloquiato con lui, non può che essergli grato. Io lo ringrazio.
Giuseppe F. Pollutri
Ho visitato anch'io oggi la mostra di Di Foglio che conosco da lunghissimo tempo. Emozione grande. Secondo me sono opere che trasmettono sentimenti; Che "parlano" da sole. A me sono piaciute e spero che Franco voglia continuare su questo filone. I migliori auguri. Gustatevi qualche foto.
n.d'a.

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