Il 15 luglio del 1938 moriva valorosamente nei cieli di Spagna il pilota vastese Giulio Giovine.
Nato a Vasto il 15 novembre 1908, sin da ragazzo inseguì fortemente il suo sogno, quello di volare.
A 25 anni venne nominato ufficiale e assegnato alle squadriglie di bombardamento in servizio all’aeroporto di Poggio Reale (Ferrara), acquistando l’ammirazione dei colleghi e la stima dei suoi superiori.
Dopo lo scoppio della guerra civile in Spagna, Mussolini e Hitler inviarono un notevole spiegamento di uomini, armi e anche aerei, a sostegno di Franco. Tra i tanti italiani che partirono ci fu anche il pilota vastese, il quale decollò l’8 aprile del 1938 dall’aeroporto di Guidonia e atterrò a Logrono nell’alta valle dell’Ebro. In tre mesi compì 34 voli di guerra.
Il 15 luglio, lo stesso giorno in cui fu promosso capitano, Giulio Giovine era sul campo di Saragozza a riposarsi, perché non di servizio, ma ad una successiva richiesta di alzarsi in volo fatta dai suoi superiori, nonostante le condizioni meteorologiche avverse, non si tirò indietro.
Quello fu il suo ultimo volo.
Ancora oggi è visibile una lapide a lui dedicata, su una casa che si affaccia su Corso De Parma, ma della corona di alloro, che per tanti anni è rimasta a vegliare sopra di essa, oggi non rimane che il solo cerchio in spugna.
Lino Spadaccini
Nato a Vasto il 15 novembre 1908, sin da ragazzo inseguì fortemente il suo sogno, quello di volare.
A 25 anni venne nominato ufficiale e assegnato alle squadriglie di bombardamento in servizio all’aeroporto di Poggio Reale (Ferrara), acquistando l’ammirazione dei colleghi e la stima dei suoi superiori.
Dopo lo scoppio della guerra civile in Spagna, Mussolini e Hitler inviarono un notevole spiegamento di uomini, armi e anche aerei, a sostegno di Franco. Tra i tanti italiani che partirono ci fu anche il pilota vastese, il quale decollò l’8 aprile del 1938 dall’aeroporto di Guidonia e atterrò a Logrono nell’alta valle dell’Ebro. In tre mesi compì 34 voli di guerra.
Il 15 luglio, lo stesso giorno in cui fu promosso capitano, Giulio Giovine era sul campo di Saragozza a riposarsi, perché non di servizio, ma ad una successiva richiesta di alzarsi in volo fatta dai suoi superiori, nonostante le condizioni meteorologiche avverse, non si tirò indietro.
Quello fu il suo ultimo volo.
Ancora oggi è visibile una lapide a lui dedicata, su una casa che si affaccia su Corso De Parma, ma della corona di alloro, che per tanti anni è rimasta a vegliare sopra di essa, oggi non rimane che il solo cerchio in spugna.
Lino Spadaccini
3 commenti:
Sul "valorosamente" avrei da ridire. Il giovane aviatore vastese ha infatti combattuto per l'instaurazione di un regime dittatoriale in Spagna. La guerra civile spagnola fece tra l'altro numerose vittime tra i civili, "Guernica" di P.Picasso docet.
Tutto questo senza nulla togliere all'umana compassione di fronte ad una vita spezzata in così giovane età.
Ciao chaps
Ci piacerebbe davvero avere ulteriori informazioni su questo tizio e di essere in grado di inserire una pagina della Memoria a lui.
Se qualcuno è in grado di assistere noi saremmo molto grati,
un eroe merita di essere ricordato
Kelvin
Siamo spiacenti, potete contattarmi via aircrewremembered.com
Kelvin
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