martedì 11 gennaio 2011

100 anni fa nasceva Luigi Martella: pittore, architetto, preside


Questo era il progetto di Luigi Martella per il Museo Archeologico di Vasto all'interno della Villa Comunale, approvato dal Consiglio Comunale, ma mai realizzato
L'11 gennaio 1911 nasceva a Vasto  Luigi Martella, personaggio di spicco della cultura vastese dagli anni ’30 fino agli ultimi giorni della sua vita. 
Martella all’età di 18 anni si trasferì a Napoli dove frequentò il Liceo Artistico ed ebbe come maestro Carlo Siviero, allievo di Filippo Palizzi. Dopo aver completato gli studi ottenendo la laurea in architettura, Luigi Martella tornò nella sua Vasto per esercitare la sua professione creando molti progetti di sicuro gusto estetico, che oggi possiamo ammirare passeggiando per Vasto.Un progetto molto interessante che mi piace qui ricordare è quello per il nuovo Museo Archeologico da realizzarsi all’interno della Villa comunale ma nonostante l’approvazione del Consiglio Comunale in data 12 maggio 1952, per una spesa di 80 milioni di lire, e il parere favorevole della Soprintendenza, il progetto non fu mai realizzato.
Luigi Martella è stato anche un valente paesaggista, immortalando in tante tele gli scorci più belli di Vasto. Intorno agli anni ’30 creò insieme ad altri artisti vastesi un nuovo movimento culturale: “Eravate allora quasi un gruppetto di bohémiens”, ricordava il compianto Mario Sacchetti durante una commemorazione, “Tu, Filandro Lattanzio, Fiore, i Canci ed anche qualche vastese di elezione come Giorgio Pillon; e vi riunivate spesso intorno ad un altro vastese a sua volta di energie intellettuali, Romualdo Pantini, al quale tu proponesti di intitolare il nostro Istituto Magistrale”.
Luigi Martella ha partecipato a 13 edizioni del “Premio Vasto”, ininterrottamente dal 1959 al 1971, e nel 1966 ha anche partecipato alla VII Quadriennale d’Arte Nazionale di Roma, ottenendo sempre consensi positivi di critica.
“Le opere di Luigi Martella venivano accolte dai giudizi favorevoli della critica e del pubblico”, ricorda il giornalista Giuseppe Catania, “Il segreto del fascino pittorico di Luigi Martella sta nella spontaneità di saper capire i caratteri e gli aspetti differenziati della natura. Infatti era nel pittore il modo di vedere e notare, di trascrivere con il pennello la magica visione del paesaggio…”.
Luigi Martella ha ricoperto la carica di preside dell’Istituto Magistrale “R.Pantini” per sedici anni, fino al giorno della sua morte, il 12 ottobre del 1971.
Lino Spadaccini

4 commenti:

NICOLA D'ADAMO ha detto...

Queste ricorrenze in altre città le sfruttano per valorizzare le glorie patrie e per rafforzare l'identità locale.
Da noi sembra interessino sono i violini al Teatro Rossetti.

Alessandro ha detto...

Come mai questa avversione verso la musica?
Io invece provo avversione per il progetto del Museo Archeologico di Martella che per fortuna non è stato realizzato. Ve lo immaginate un edificio in stile razionalista all'interno della Villa?

Ciccosan ha detto...

Invece a me sarebbe piaciuto molto un edificio del genere, specialmente immerso nel verde della villa comunale.
Molto meglio di quella specie di anfiteatro all'aperto che non è servito mai a niente e a quell'abbeveratoio di mucche che dicono essere una fontana.
Ma dove vedi questa avversione per la musica del nostro direttore?
Ne fa solo una questione di scala di importanza eppoi potrebbe preferire il jazz al classico, e pure quello è musica.

Alessandro ha detto...

Dire che un edificio del genere possa essere "immerso nel verde" e' frutto di un apprezzabile sforzo d'immaginazione bucolica. Al massimo, per senso delle proporzioni, bisognerebbe dire che il verde sarebbe stato "sommerso" da quel museo.
Non posso non percepire dell'avversione o peggio disprezzo quando si sminuiscono attività culturali legate alla musica.