I personaggi vastesi che hanno animato questa bella tradizione carnascialesca nel secolo scorso.
Zi' Nicola Giangrande, autore de La Storie per oltre 60 anni |
Mancano
solo pochi giorni al Carnevale, e prima di gustarci l’edizione 2013 de “La
Štorie”, scritta dal poeta Fernando D’Annunzio, approfittiamo dell’occasione
per ripercorrere brevemente la storia e i personaggi che hanno animato questa
bella tradizione carnascialesca vastese.
Letti o
cantati, questi componimenti popolari sono stati portati avanti e tramandati di
generazione in generazione, dalla gente del popolo. Persone semplici e argute
che animavano le feste di carnevale con le pubbliche recite o sotto forma di
cantata in versi, per lo più ottonari e quasi esclusivamente dialettali, come
forma di intrattenimento goliardico e umoristico.
Il Gruppo SAVAS coordinato da Ezio Pepe, al centro Zi Nicola Giangrande |
Secondo la
tradizione, durante le domeniche precedenti l’ultimo giorno di carnevale, lungo
le strade sfilavano cortei mascherati che procedevano a coppia, in genere
formati da giovani che portavano a braccetto altri giovani vestiti con abiti
femminili. Nelle varie piazze, i figuranti si disponevano in cerchio e
accompagnati dal suono di una fisarmonica, ogni coppia avanzava verso il centro
e cantava una strofa de “La Štorie”. Di solito le ultime due strofe venivano
cantate in coro da tutti.
I soggetti
preferiti dagli autori erano gli avvenimenti straordinari (ricordiamo ad
esempio quella del 1910 per l’apparizione della Cometa di Halley), patriottici
(come nel 1912 per la conquista della Libia) oppure venivano presi spunti dai
semplici fatti di vita quotidiana, dai personaggi più in vista o curiosi della
città, ma anche da storie con intrecci amorosi, conditi con un pizzico di pepe.
Al termine dell’esibizione, il capo comitiva ringraziava il pubblico presente,
chiedendo scusa per eventuali allusioni sarcastiche rivolte a personaggi del
luogo, e rinnovava l’appuntamento all’anno successivo.
Tra i
principali autori, rimasti memorabili negli annali vastesi, ricordiamo
innanzitutto Antonio Parisi, animatore
indiscusso di “Štorie” per mezzo secolo, a cavallo tra l’800 ed il ‘900;
Antonio D’Adamo (Cillacchie), che solitamente metteva in risalto le astuzie
delle donne per ingannare gli uomini; Luigi Di Santo (Sande Lujegge) ricordato
per aver tratto, nel 1912, il soggetto per la sua Štorie dalla conquista della
Libia da parte dell’esercito italiano, mentre nel 1924 ha raccontato i
contrasti amorosi tra Micheline, Tirisine e Luiggine.
Tra gli altri autori, ricordiamo Angelo De Felice
(Criscenze), Antonio Muratore (Fo-Fo) e
Sebastiano Ricchezza (Carpindane). In particolare, questi ultimi due sono stati
brillanti animatori del carnevale del 1924. Una Štorie rimasta memorabile è
stata quella scritta dall’analfabeta Ferdinando (Ferdin’) Calvano, autore nel
1896 della Storia di Amba-Alagi, con
uno spunto preso dalla guerra italo-abissina.
Autentico animatore delle storie di carnevale per
oltre sessant’anni è stato Nicola Giangrande. Le sue “Štorie” erano molto
attese dalla popolazione, non solo per le belle storie raccontate, quanto per
la passione con cui le cantava, che riusciva a calamitare l’attenzione delle
piazze. Negli ultimi anni, fino alla fine degli anni ’80,
Nicola Giangrande ha portato in giro “La Štorie” accompagnato dal Gruppo
Popolare SAVAS (acronimo di “Società Autonoma Vagabondi A
Spasso”), coordinato dal compianto Ezio Pepe (Zì Culucce).
Lino Spadaccini
Dal 1995 l'autore de LA STORIE è Fernando D'Annunzio, il gruppo che la canta: I Cantori di S. Antonio Abate |
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