mercoledì 10 settembre 2014

NICOLA SCOTTI (1988-1939): apprezzato fotografo e inventore del "ritoccatore elettrico"


di Lino Spadaccini
Settantacinque anni fa, il 10 settembre del 1939, ci lasciava Nicola Scotti, apprezzato fotografo e inventore del "ritoccatore elettrico".
Allievo del noto fotografo abruzzese Lelio De Francesco, Nicola Scotti, nato a Pollutri il 20 marzo 1888, ancora giovanissimo cominciò a muovere i primi passi nel suo paese natale. Nel 1911, dopo la morte del fotografo vastese Giuseppe De Guglielmo, si trasferì definitivamente a Vasto, centro più grande e con maggiori possibilità di lavoro, impiantando lo studio fotografico in via S. Chiara n. 17.
Nonostante la diretta concorrenza con l’altro grande fotografo vastese Nicola Anelli, che operò fino alla fine degli anni trenta, la fama del giovane Scotti crebbe in poco tempo grazie alla sua bravura e intraprendenza, ma anche attraverso l’organizzazione
di mostre con opere proprie, che lo aiutarono a farsi conoscere sempre più tra la gente e che gli fruttarono anche meritati riconoscimenti, come ad esempio la medaglia d’oro all’Esposizione di Agricoltura e Arti Applicate di Roma. Nel 1931 con dieci fotografie, partecipò alla Fiera del Levante a Bari, ottenendo anche apprezzamenti da parte di S.A.R. il Principe Umberto. Tra gli scatti esposti una giovane sposa in costume vastese del XVIII secolo, due figure femminili in costume vastese del XIX secolo, la pesca alla sciabica a Vasto Marina, il portale della chiesa di S. Pietro e la processione in mare di San Nicola.
Per aver inviato in omaggio al Re la fotografia del tumulo innalzato all’interno di S. Maria Maggiore, in occasione dei solenni funerali celebrati in quella chiesa il giorno 11 gennaio 1926, in suffragio dell’anima di S. M. la Regina Margherita di Savoia, dal Ministero della R. Casa, gli giunse la seguente lettera: “È pervenuto a S. M. il Re il quadretto da Lei indirizzatogli riproducente la solenne funzione celebrata costì in memoria della compianta Regina Margherita. Sua Maestà la ringrazia molto dell’invio e del divoto pensiero. Nel rendermi interprete di questi sentimenti Le porgo, pregiatissimo signore, gli atti della mia distinta considerazione”.
Spinto dal continuo desiderio di migliorare il proprio lavoro, nel 1926 realizzò il suo sogno inventando il ritoccatore elettrico Scotti che “facilita ed abbrevia in modo notevole il ritocco delle negative e ingrandimenti; in modo che lo stesso tempo che ordinariamente s’impiega per ritoccare a mano una negativa sola, basta, con l’apparecchio, a ritoccarne fino a dieci”.
Questo il parere espresso dal prof. Rodolfo Namias sulle pagine della rivista “Il Progresso fotografico”: “Il Sig. Nicola Scotti, fotografo a Vasto, ha da tempo studiato un ritoccatore elettrico di cui osservammo anni orsono un primo modello, mentre ora ci ha sottoposto un modello perfezionato e curato anche dal punto di vista estetico. Le prove fatte ci hanno dato un risultato soddisfacente; il movimento automatico, regolabile della matita, permette di dare rapidamente una punteggiatura, ed il lavoro riuscirà tanto meglio quanto maggior pratica si sarà acquistata nel suo uso. Lo abbiamo esperimentato con profitto anche nel ritocco delle matrici su carta destinata alla stampa resinotipica”.
Dopo tanti anni di attività e di duro lavoro, il 27 ottobre del 1930 venne nominato con decreto da S. M. il Re, su proposta del Capo del Governo, Cavaliere della Corona d’Italia.
Sulla lapide, ancora oggi visibile presso il nostro cimitero, si legge:
NICOLA SCOTTI
CAV. DELLA CORONA D’ITALIA
TUTTA LA VITA CONSACRO’ AL CULTO DE L’ARTE
PADRE AMOROSO CITTADINO INTEGERRIMO
L’ANIMA BELLA RESE NELLA NOTTE
DEL GRAN SANTO DA TOLENTINO
LA MOGLIE E I FIGLI A PERENNE RICORDO
DEDICANO
20. 3. 1888 10. 9. 1939








































































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