mercoledì 6 giugno 2018

Terme Romane: quando nel 1997 venne scoperta l'eccezionale figura del Nettuno

Terme Romane di Vasto: mosaico con la figura del Nettuno
di Giuseppe Catania

Altra sensazionale scoperta nella zona delle terme 
fu il PAVIMENTO a MOSAICO CON NETTUNO E LE NEREIDI.
Un eccezionale manufatto risalente al II sec. d.C. 

Dopo quello scoperto nel 1973, nell'agosto 1997, affiorò, nella zona della Madonna delle Grazie, un altro pavimento termale a mosaico, detto del "Nettuno con il corteo delle Nereidi".
La scoperta avvenne nel corso di scavi, effettuati dagli esperti della Soprintendenza di Chieti, coordinati dall'ispettore Dott. Andrea Staffa, con la collaborazione dell'assistente Osvaldo Corneli, dell'archeologo Roberto Odoardi e del restauratore musivo Michele Montanaro. I lavori di sistemazione del parco
archeologico alle "Lame" erano eseguiti dall'impresa Cioci di Canzano.

"Da Ravenna alle Puglie - dichiarava il Soprintendente Staffa - non esiste una testimonianza più suggestiva e meglio conservata paragonabile ai mosaici di Ostia, Pompei, Piazza Armerina”. E dava altri dettagli: l'ampiezza del pavimento è di circa 200 mq e i motivi e le decorazioni richiamano altri mosaici di ambienti termali. La figura al centro è quella di Nettuno che regge (nella mano sinistra) il tridente e nella mano destra un delfino, elementi riscontrabili nella classica simbologia mitologica. Vi appaiono altre figure femminili, le Nereidi che compongono il corteo; una figura maschile che cavalca un mostro marino e motivi floreali e geometriche culminanti a "tridente" che costituiscono il corredo di questo splendido pavimento a mosaico a tessere bianco-nero, il cui margine è decorato con una successione di "peltra", lo scudo ellittico troncato in alto, sottolineata da una sottile fascia bordata da altre due più accentuate.

Questo reperto, di dimensioni più ampie di quello precedentemente rinvenuto nella zona delle Terme (con motivi zoomorfi, delfini e pesci con testa di cane o cavalli con coda di pesce ed ornamenti floreali con tridente) costituiva l'espressione dell'opulenza e dell'alto grado di civiltà della città romana di Histonium, ricca di splendori architettonici, rappresentati da nobili famiglie patrizie, tra cui gli Hosidi, i Geta, i Bebi, i Vibi, che assumevano ruoli ed incarichi politici ed amministrativi a Roma, all'epoca imperiale.

I pavimenti termali scoperti a Vasto, insieme a quello di marmo egizio di Julia Cornelia, risalgono al II secolo d.C., e trovano collegamento, nel programma di ristrutturazione edilizia del centro storico, all'esistenza dell'anfiteatro di enormi proporzioni che si cela sotto piazza Rossetti, delle cisterne che alimentavano l'acquedotto romano.

Questo enorme mosaico dalle eccezionali qualità formali – sottolineava all’epoca l'Ispettore Staffa - costituisce un elemento di attrazione più importante, non solo per Vasto, ma per l'intere fascia costiere adriatica, che ci consente di rileggere ulteriormente la storia di Histonium". Ma offre, altresì testimonianza del prestigioso passato e dell'importanza della antichissima città ricca di tesori che attendono ancora di essere portati alla luce.

GIUSEPPE CATANIA

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