Nel nostro territorio ricco d’argilla, dove
il ‘cotto’ è visibilmente e pregevolmente struttura a vista delle nostre case
storiche, da diversi decenni ormai, per iniziativa soprattutto dei singoli,
l’arte ceramica ha avuto un suo impulso crescente e una produzione
qualitativamente pregevole, e talvolta autenticamente artistica.
In tale innovativo e fruttuoso sviluppo
estetico-culturale più che commerciale, anche la ceramista che qui presentiamo,
nella consapevolezza che “la ceramica” un tempo riguardata come arte ‘minore’
non sia da ritenersi tale, ha fatto propria l’innovativa
convinzione dell’arte
contemporanea, per quale la materia, quale che sia, come la tecnica utilizzata,
è mezzo e non fine di “artifizio” d’opera, a prescindere dal suo successivo uso
quale oggetto o funzione deco-estetica.
Ada Di Lello (designer e pittrice), che alla ceramica è
giunta dopo aver utilizzato altri strumenti e materiali con cui dar corpo
ed espressione alla sua creatività, mette mano l’argilla, da essa trae forme
suggestive e intriganti per naturale bisogno di diletto, ma in lei “il diletto”
non è un fine, quanto piuttosto l’imput per una azione creativa. Il
manufatto, frutto di doti manipolative innate e di tecnica appresa, praticata e
infine padroneggiata, risulta compimento di un ideazione fattivamente compiuta.
Le opere messe in mostra da Ada ovviamente
configurano cose che naturalmente
sono nel e del proprio habitat, simpatetico oltre che visivo e tattile.
Lei è di Vasto, a Vasto e dintorni vive, e dunque le sue figure di riferimento non possono che essere precipuamente gli
elementi dell’ambiente marino: pesci, vele e soprattutto simil ‘ostriche’ con
valve aperte e allo sguardo offerte come per una introspezione nell’oggetto e
dunque nella natura. Manu-fatti riguardati – patinati, traslucidati,
colorati – quasi sempre (seppur le ocre e i rubizzi non manchino) dagli azzurri
cangianti di quel binomio mare-cielo con il quale quotidianamente, nel nostro
luogo, ci confrontiamo, in certo modo ci specchiamo, talvolta ci immedesimiamo.
Quel che dico, ovviamente, va preso …con
beneficio d’inventario. Per sapere se qui racconto “storie” o il vero (come io
ritengo), basta andare per una passeggiata, di per sé gratificante, dalle 19,00 di sera, alla Loggia Amblingh del
Vasto. Ada Di Lello, con le sue ceramiche d’autore, vi accoglierà in un suo
spazio-mostra privato. Porta aperta e accogliente al civico numero 29.
G. F.
Pollutri
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