sabato 2 gennaio 2016

Arte: IL CROMATISMO FAVOLISTICO DI LUCIANO TOSONE


 di Giuseppe Catania
Luciano Tosone (1921-2004), ingegnere per professione, ma pittore per vocazione, in un binomio mirabilmente fuso nella espressività signica e
cromatica all'insieme. 
Napoletano, ma vastese di elezione, qui ha offerto esempi di
mirabili edifici tutti improntati ad un simbolismo architettonico di grande valore storico, che si innestano nella dinamica urbanistica contemporanea di Vasto.

Ma Luciano Tosone è un autentico artista del colore. "Come maestro della tavolozza –scrisse Paolo Levi nel catalogo della mostra promossa dalla presidenza del Consiglio Regionale d'Abruzzo nella Sala Michetti di Palazzo dell'Emiciclo dell'Aquila nel 2003 - Luciano Tosone esprime una persuasiva cromia, un virtuosismo tonale, prezioso, tutto giocato sul contrappunto di lievi passaggi di luce e di ombre funzionali a razionalizzare il racconto.

Queste pagine pittoriche sono fiabe, ma anche progetti indirettamente scenografici dove la parte cromatica nulla sarebbe se non fosse, inizialmente, supportata da un disegno costruttivo che apre e chiude magicamente il momento narrativo surreale.



" Ma in questo suo "raccontare", Luciano Tosone, oltre all’impronta fiabesca, unita ad una sostanziale correlazione dinamica, c'è da sottolineare la decisa e marcata linearità del segno, condotta da una mano ferma, adusa ad esprimere una grafica essenziale, ma magistralmente descrittiva nei minimi particolari, che si esalta anche, grazie all'applicazione del colore nelle sue variegate impressioni che contribuiscono ad impreziosire la tessitura della rappresentazione che non è mai statica, ma è come se fosse animata da vorticità, talvolta a tratti, che modellano uomini e cose.



E i paesaggi e le case di talune vedute paesaggistiche, è comea se fossero sospinti da un impulso cinetico per accrescerne ritmi e timbri, fino a rasentare una avvertita palpabile vitalità.

E qui è costantemente il colore ad essere protagonista del dipinto nell'immaginifico dell'artista che ama evidenziare forme ed aspetti statici in una maniera quasi "grottesca", ma non per questo privi di virtuosismi umani.

E’ innato nell'artista il motivo di accentuare talune composizioni architettoniche, avvalendosi di una grafica marcata, ma sempre dentro i limiti della descrizione pacata, senza esagerazioni, ma che vuole esprimere un mondo fiabesco dove è possibile fantasticare dipingendo e, al contempo, esprimere i sentimenti del proprio essere, in piena libertà, senza pregiudizio alcuno e, soprattutto, al di fuori da ogni schematismo cattedratico o da ancoraggi a stili e tendenze.

Perchè Luciano Tosone pensa e crea quel che il suo animo gli detta e che egli sa tradurre con segni e cromatismi propri di chi ama vivere nel mondo della fantasia, della fiaba, quella che la stessa umanità sia pure inconsciamente vive, ma non sa avvertire appieno, pur condividendone le modalità.



Fa, altresì, incuriosire la circostanza che il pittore prediliga prevalentemente indugiare nella applicazione di un cromatismo orientato verso il rosso, nelle sue rappresentazioni, con inclinazione verso movimenti contrapposti agli altri colori.

E’ giustificata questa convergenza, proprio perché l'artista, nella simbologia cromatica, configura nel rosso il fragore della fiamma, la forza virile e il calore passionale, ardente, che è la personificazione della sua esistenza, quasi un ribollimento degli empiti insiti nel profondo dell’artista, prepotentemente volti ad esplodere dal suo subcosciente. E questo fa parte della sua indole "creativa" tesa alla ricerca di nuove forme ma sempre contrassegnate da una compassata misura di libertà artistica.

GIUSEPPE CATANIA






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