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Organizzato dall'associazione di promozione sociale Il recinto di Michea, presso la fattoria in località Colle delle Mandorle, il Grest ha coinvolto per tre settimane oltre sessanta ragazzi divisi quattro squadre: Gli amici di Edelon, Armata Gioconda, Sputafuoco ed I cacciatori di chiavi.
I ragazzi hanno portato avanti un percorso educativo, cercando di vivere per mezzo del gioco e delle attività, il rispetto, la crescita ed il confronto tra di loro, facendosi aiutare da una storia fantasiosa, quella di Edelon, un villaggio medievale immaginario, che aveva perso il fluido vitale. Al centro dell'avventura, la storia di quattro personaggi, Martino, Anita e Piccardo, accompagnati da Rowen, l'ultimo discendente degli Erranti, che hanno affrontato mille avventure per raggiungere la Porta Straordinaria e liberare Eleos, riportando così la serenità nel paese. La conclusione della storia è terminata davanti alla Porta dove capeggiava la scritta "La linfa vitale rivivrà se l'hai vissuta".
"La linfa vivrà se ci mettiamo in ascolto degli altri", ha spiegato ai ragazzi don Gianfranco Travaglini, parroco della Cattedrale di S. Giuseppe,"se condividiamo la difficoltà dell'altro che ci sta di fronte, se condividiamo qualcosa di nostro, se ci prendiamo cura di chi è ammalato, se perdoniamo chi ha sbagliato e se amiamo e salviamo la vita".
A ricordo del Grest ogni ragazzo ha ricevuto in dono un portachiavi con la E di Edelon, a cui erano attaccate tre chiavi, "perché per la nostra vita", ha spiegato ancora don Gianfranco,"abbiamo bisogno della nostra chiave, di quella di chi ci sta accanto e di quella di chi incontriamo, per questo 1+1+1=1". Per tutte le iniziative svolte durante le tre settimane, fino alla mega caccia al tesoro di ieri pomeriggio, per le strade del centro storico di Vasto, prezioso è stato il contributo dei volontari e animatori, dai più giovani ai meno giovani, che si sono messi in gioco con passione ed entusiasmo per la buona riuscita del Grest.
Lino Spadaccini
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