lunedì 25 luglio 2016

I "RACCONTI CROMATICI" DI VINCENZO DI BUSSOLO, fino al 7 agosto


Nel foyer del Teatro Politeama Ruzzi  
Ritorna nel foyer del Teatro Politeama Ruzzi ai portici di corso Italia, il pittore vastese Vincenzo Di Bussolo, con i suoi pregevoli "racconti cromatici".



 Una serie di dipinti che riproducono, in una successione narrativa, luoghi, palazzi, piazze, che talvolta sfuggono ai nostri distratti sguardi, ma che pur costituiscono inedite visioni di angoli caratteristici per la loro singolare e preziosa architettura urbana.
 L'artista riesce a coglierli spesso con immagini caratterizzati da un romantico cromatismo che è proprio di Di Bussolo, amante del paesaggio vastese, spesso ritratto sotto la neve.


 Ma quel che è sorprendente in questa sua esposizione, la serie delle "nature morte" che evocano le impronte degli impressionisti d'oltr'alpi, con quella singolare luminescenza cromatica che contribuisce ad arricchire i temi compositivi, tra effervescenze traslucide modulate da pennellate vibranti di empiti poetici.
Particolari che arricchiscono i temi compositivi ancor più preziosi, grazie alle pennellate leggere che addolciscono le vibrazioni del colore, Vincenzo Di Bussolo ha raggiunto una eccezionale maturità tutto impegnato ad acquisire la purezza della ricerca spaziale per ottenere forme concrete che, nella personale visione dell'artista è protesa oltre i limiti del dipinto per proiettarsi in dimensioni più ampie e inesplorate, ma che sono sempre impresse nella memoria del pittore.

Vincenzo Di Bussolo è da apprezzare anche per il suo caratteristico intento di approdare ad un diverso genere pittorico: quello sacro, con un eccezionale impulso tale da far rivivere la figura "umana".

 Due dipinti sono esposti in questa sua mostra: il "San Michele Arcangelo protettore della Città, che sovrasta la riviera, quasi una "icona" che possiamo accostare alle "sacre tele" della pittura verista. E, ancor di più, tra le forme più vive della pittura di Vincenzo Di Bussolo, il quadro dell'apparizione del Cristo caricato dalla Croce. 

 Perfetto nella dimensione dell'insieme, in una prospettica figurazione sintetica, avvalorata da una marcata ambientazione architettonica e da accostamenti cromatici che esaltano l'intensità e la sorprendente percezione drammatica, quasi che l'artista abbia volutamente esprimere e raggiungere l'incarnazione ed il valore dell'immagine.

 "Racconti cromatici" che Vincenzo Di Bussolo ha voluto e saputo esprimere nella sua nuova personale interpretaaione artistica. Di Bussolo ha vivo il desiderio di poter esprimere le sue risorse artistiche supportate da colori e forme libere nello spazio della tela, quasi accostati all'architettura ambientale, elemento tipico del genere d'arte che si avvale di personale e particolari elementi descrittivi,autonomi che,per quel che possiamo argomentare dalla sua produzione pittorica, frutto di una metodologia controllata e ponderata. Ed è questo il pregio che distingue la sua personalità e la sua arte, che è chiara dimostrazione delle sue possibilità, capace anche di suscitare la suggestione scaturita dall'immagine e dal linguaggio artistico concreto quale punto di incontro tra figurazione e perfezione dell'immagine.

 GIUSEPPE CATANIA


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