giovedì 4 agosto 2016

Alla ricerca del senso della vita

 In una società caratterizzata da ansia, conflittualità e insicurezza, porsi la domanda sul senso autentico della vita può essere un tentativo di comprendere noi, gli altri e il mondo. E’ una domanda che nasce con l’uomo, e alla quale hanno cercato di rispondere pensatori e
scienziati.
   Proprio in questi giorni è uscito un ottimo libro di Ivo Nardi titolato “Riflessioni sul senso della vita” (Edizioni Tlon, Roma). L’opera raccoglie il contributo di oltre cento personalità della cultura, della scienza della filosofia, della letteratura e dell’arte sulla base di dieci domande sui grandi temi esistenziali che scandiscono la nostra vita.
   Tra i nomi più noti, citiamo Massimo Cacciari, Dacia Maraini, Margherita Hack, Luis Sepulveda, Edoardo Boncinelli. Nell’elenco degli autori, troviamo anche Guido Brunetti, il quale ha trattato come gli altri temi come  la felicità, l’amore, la sofferenza, il bene e il male, l’ignoto, la morte e per l’appunto il significato della vita. Gli abbiamo chiesto di darci una valutazione sintetica e complessiva su questo ampio e complesso spettro di questioni.

   “Per il pensiero antico, a cominciare da Socrate e Platone, il senso dell’esistenza- afferma Brunetti- consiste soprattutto nella cura dell’anima attraverso l’esercizio e l’approfondimento dei principi etici. La nostra vita è coinvolta nel fenomeno della sofferenza e del male, mentre l’essere umano aspira a una condizione di benessere fisico e mentale, serenità e tranquillità dell’animo. Questa esigenza è accompagnata dal bisogno di realizzare se stessi e un mondo migliore ed empatico, con l’aspirazione alla perfezione.
    In realtà, due sono i principi che da sempre attraversano le vicende umane. Sono il bene e il male, in perenne lotta tra loro, le due pulsioni originarie teorizzate da Freud: la pulsione di vita e la pulsione di morte.
   Queste intuizioni- spiega il noto scrittore- sono state confermate oggi dalle scoperte delle neuroscienze, le quali rivelano che il cervello umano è una combinazione di odio e amore, altruismo ed egoismo, bene e male, miseria e nobiltà”.
    Come agire? “L’aspetto fondamentale- risponde il professor Brunetti- è la ricerca di entrare in relazione con la nostra interiorità e con quella degli altri per avvicinarci alle sorgenti profonde e sconosciute della nostra essenza e comprendere quell’universo che circonda ogni persona che contiene il mondo. Una vita senza ricerca della propria interiorità, per Socrate, non è degna di essere vissuta. In questa visione, la vita si colora di progettualità, empatia e speranza”.


                                 Anna Gabriele

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