lunedì 22 agosto 2016

Celenza: Primo premio a Cesare Nicolini, poeta e musicista

Il poeta Cesare Nicolini
Primo a Celenza
di GIUSEPPE CATANIA
Di Cesare Nicolini, poeta e musicista, ricordiamo la ver­satilità con la quale riesce a manifestare la sua passionalità nella poesia in vernacolo abruzzese e l'estro innato nel campo della musica, perché si trasforma, spesso, in compositore, accompagnando le sue poesie con note che suscitano emozioni perché ispirate dal profondo dei sentimenti intimi,legati agli empiti emotivi densi di sentimenti passionali.
E' autore del volume "Na voce prima jurne" - poesie in vernacolo abruzzese"(Tipolitografia Sigraf-Pescara 2008) "versi palpitanti e
sereni,costruiti con le paro­le che intendiamo, ma che non riusciamo a pronunciare senza il ritmo che il Poeta ripropone alla nostra cul­tura", così Gino Orsini nella affascinante disamina delle composizioni poetiche di Cesare Nicolini per tratteggiare l'opera con una mirata prefazione al vo­lume .
Di Cesare Nicolini abbiamo seguito ed apprezzato spesso per lunghi anni la sua pregevole attività poetica in vernacolo sin dai primi incontri alla "Settembrata Abruzzese" di Pescara riconoscendo il valore e le deli­cate composizioni in vernacolo abruzzese. E ora l'abbiamo, e non è la prima volta, ancora protago­nista assoluto, con la poesia "Na lacreme arrubbate" nel concorso poetico dialettale abruzzese Celenza sul Trigno del 13 agosto 2016 XXXV edizione. Già il 13 agosto 2015 Cesare Nicolini è risultato vincitore del 1° premio sempre a Celenza sul Trigno con la poesia " Lu sogne cchiù bbelle" che,con l'ag­giunta di un ritornello - come spiega Nicolini- è diventata una canzone musicata.
Con Cesare Nicolini, poeta e musicista,premiato più volte a Vasto,Cupello,San Salvo,Celenza sul Trigno, la schiera degli autori abruzzesi si arricchisce ulteriormente per costituire un punto di riferimen­to nel novero dei protagonisti della cultura dell'Abruzzo. GIUSEPPE CATANIA

Primo premio Celenza 13 agosto 2016

'NA LACREME ARRUBBATE

'Na làcreme arrubbate a le penzire
pesève dentre a ll'ùcchie notte e jurne, 
malincunija fisse, 'nu talurne che pe' l'alliggirì 
n' ce sta manjire.

Sta làcreme nen cale, n' te' calore, 
nen zi la fite a sulecà' la facce, 
s'à chiuse la fenestre addò' s'affacce
 la ggioje susperate de l'amore.

L'amore ch'aresvejje nustalgije 
de ggiuvintù campate senza sonne 
de quande haje ggirate mezze monne
 circhenne n' sacce addò la cumpagnije.

Ma cerca cerche nn'haje truvate ancore
chi me pò fa' le cunte de 'sta vite 
pecche so' 'rdutte propie 'nu romite 
che parle solamente nghe lu core.

J-e-arconte de pandàfeche e maggije:
 lu monne appassiunate de 'na vote, 
arennudà' lu file addò' s'à sciote 
pe' colpe de la troppa frinisije.
Cesare Nicolini
UNA LACRIMA RUBATA
Una lacrima rubata ai pensieri/ pesava dentro gli occhi notte e giorno,/ malinconia fissa, un'ossessione/ che per alleviarla non v'è maniera alcuna,// Questa lacrima sofferma non ha calore/ non ha la forza per solcare il viso/ s'è chiusa la finestra dove s'affaccia/ la gioia sospirata dell'amore.// L'amore che risveglia nostalgie/ di gioventù vissuta senza tregua/ di quando ho girato mezzo mondo/ cercando non so dove compagnia.// Ma cerca cerca non ho trovato ancora/ chi mi può fare i conti della vita/ perché sono ridotto proprio un'ere­mita/ che parla solamente col suo cuore.// Gli racconta di fantasmi e di magie:/ il mondo amato e caro di una volta,/ riannodi il filo dove s'è spezzato/ per colpa della troppa frenesia.
(Primo premio Celenza 13 agosto 2016)

CESARE A. NICOLINI nasce a Ortona (CH) il 14 aprile 1939, risiede a Pescara dal 1952. 
Coltiva con passione e successo la poesia dialettale abruzzese, oltre che in lingua, fin da giovane, privilegiando i temi tradizionali come la famiglia, i ricordi e la religiosità profonda dell'abruzzese puro. Ha pubblicato due raccolte di sue poesie in vernacolo dal titolo "Seenne di Fringuelle" ed. Tinari 1997, e Na "Voce" Prima Jurne 2008 ed. Sigraf, presentazione di Gino Orsini. Molte sue liriche sono inserite in pregiate antologie come: "Fiori di Casa" di M. Ursini, "Primavera della Val Pescara" di G. Marzoli, "Città di Alanno" di G. Marzoli, "Premio Histonium" di L.Medea, "Poeti d'Abruzzo" ed. Settembrata Abruzzese, "Capate a lu Mazze" di V. de Luca. E' oltretutto autore di testi per canzoni folkloristiche insieme al figlio Aldo compositore delle musiche. Ha conseguito in ambo i generi (poesia e canzone) svariati premi in Abruzzo e in altre regioni, tra i primi premi ricordiamo:
"Premio Mastronardi"Cupellol986,
"Festival dei Poeti" S. Salvo 1990,
Premio "Città di Vacri"1990,
"Guido Modena" Premio Nazionale biennale S. Felice sul Panare
1991 e nel 1995.
"Sotto le Stelle" Spoltore 1992,
"Premio Settembrata Abruzzese" per la canzone d'Autore 1991, musica di
A, Nicolini.
"Premio Lui e Lei" Vasto 2001.
"2° Classificato al Festival Nazionale "Canti della Montagna" per la
sezione a Cappella agosto 2002 con "Dalla Nebbia al Sole" musica di
Aldo Nicolini.
Premio Ripa Teatina 2002.
XXII Premio Celenza sul Trigno 13 agosto 2003,
Premio "Festival dei Poeti" San Salvo XIV ed. 30 agosto 2003.
2° Classificato al premio Nazionale di Poesia "... e alla montagna debbo ritornare" Farindola agosto 2005.
Medaglia d'oro XXIX ed. Ripa Teatina 2006
Premio "Città di Vacri" XXXVIII2007
Premio "Città di Vacri" XLIII ed.2012
Foglia d'argento "Poesia nella Vita" XIII ed. Canosa Sannita 2013
Premio "Città di Vacri" XLIV ed. 2013.
Primo ex aequo "E. Di Loreto" Castel Frentano XXXVI ed. 09 agosto 2015
Premio Celenza sul Trigno XXXIV ed. 13 agosto 2015
Primo premio 58° "Festival della canzone abruzzese" 06.09.2015 musica di
Aldo Nicolini.
Premio Elena Maria Ridolfi Silvi 24 ott. 2015
Premio Città di Vacri 12 die. 2015
Premio Celenza  sul  Trigno  13.8.2016
Ha recitato nel teatro dialettale con Antonio Pepe, Guido Antonioli, Bruno Spadaccini.

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