domenica 4 settembre 2016

I "Casanova" a Vasto, artisti per vocazione: GAETANO,PEPPINO e FILIPPO, due pittori e un baritono di fama


Peppino Casanova
di GIUSEPPE CATANIA

Casanova a Vasto significa tre artisti per innata vocazione. Sono i fratelli Gaetano, Peppino e Filippo, che possiamo anno­verare nella schiera degli artisti vastesi erompenti di quella linfa lirica attinta alla fonte della cultura artistica.
Tanti anni di attività contraddistinta da impegni e dedizio­ne per la professionalità artistica, certamente irta di sacri­fici,ma proiettata in un panorama di affermazione
spirituale, proprio perché,nell'animo dei tre fratelli è vivo il culto estetico e la passione par il buon gusto della bellezza.

Di Gaetano Casanova,insieme all'affermata arte pittorica che gli ha procurato consensi e premi in Italia e all'estero, abbiamo anche rilevato l'incline distinzione alla pratica letteraria, sottolineata peraltro, negli anni giovanili, dalla pubblicazione di un romanzo "Nel segno della bilancia" che può essere interpretato in velato termine autobiografico, espresso in prosa sfumata da momenti lirici.
Il "periodo romano" di Gaetano Casanova pittore è stato con­traddistinto da una intensa ricerca formale e da superamenti nozionistici,consacrati da attestazioni critiche dinotevole valore.
Più sereno il secondo periodo vastese, che risente di una influenza artistica propria della terra natia,soffusa da tenue tonalità a piena luce.

Di Peppino Casanova, anch'egli pittore di personale formazio­ne, più noto come il "pittore delle dame" per la sua spiccata propensione a raffigurare volti di leggiadre bellezze mu­liebri in trasognato atteggiamento emergenti da una cupa profondità, quasi materica, dal colore succoso e denso, da evidenziare la costanza nell'impegno cromatico ricco di si­gnificato morale.
Nell’opera di questo autentico artista c'è anche una profonda religiosità, nel rispetto dei canoni artistici fondati sulla limpida visione nella composizione,con aderenza all'elemento decorativo.
Attributi assai rari e rilevanti per caratterizzare una perso­nalità dotata di insospettabili proprietà poetiche ed interpre­tative della figuratività pittorica.
In questi ultimi anni l’artista si sta orientando verso nuove forme espressive. Nell'intento dell'Artista è sempre insito il concetto di pittura espressionistica, che è sintomo di "purezza" attraverso una trasformazione del segno ispirato dal proprio pensiero, fino a raggiungere, sempre nelle intuizioni dell'Artista, momenti creativi di sublime bellezza.

Filippo Casanova (1932-2011), baritono, è,forse, dei tre fratelli, quello che più spicca in virtù dell'eco penetrante che la sua "voce" im­prime, quale contatto immediato.
Di impostazione melodrammatica, educato alla scuola di dotti maestri, prima a Napoli e poi a Roma,Filippo Casanova ha dato dimostrazione,in diversi concerti e prestazioni canore,della eccezionale professionalità lirica,dotata di eccezionale elasticità e potenza vocale.
Ha inciso anche canzoni del repertorio di musica leggera e classica (Granada,Guapparia,Torna!),con originalità tonali che sono alquanto ardui per un timbro baritonale e forse anche difficili (nella canzone napoletana "Torna a Surriento") si evidenziano la pastosità e la morbidezza del canto vocale, men­tre in "Chitarra romana" balzano l'eleganza del fraseggio ed il morbido appoggio in ogni suono che poi esplodono in "Barcarolo romano".
Ma non poteva mancare, certamente, nel ricco bagaglio artistico di Filippo Casanova, il repertorio abruzzese, in particolare quello vastese, tra cui "Uaste bbelle, terra d'eure" che possiamo ben definire il capolaboro dell'espressione lirico-canora di questa autentica "voce" ricca, di fermenti e provvi­sta di inesauribile vigoria tonale.
GIUSEPPE CATANIA



Gaetano Casanova
Peppino Casanova, nuove forme espressive

Peppino (Giuseppe) Casanova

Il tenore Filippo Casanova

Nessun commento: