venerdì 28 aprile 2017

"L’atto aziendale prevede la soppressione della UOC di Geriatria nell’Ospedale di Vasto"

da CGIL FUNZIONE PUBBLICA riceviamo e pubblichiamo 
COMUNICATO STAMPA
OSSERVAZIONI SULL’ATTO AZIENDALE DELLA ASL
Questa Organizzazione Sindacale, in riferimento all’atto aziendale presentato con le modalità dell’informativa sindacale il 18 aprile scorso, nelle more della redazione e presentazione di un
documento rappresentante l’idea di salute nel territorio vista dalla parte dei cittadini utenti, da una prima analisi dell’organigramma rileva alcune criticità:

-          Il dipartimento territoriale manca di una UOSD di endoscopia digestiva territoriale su Atessa-Casoli dedicato allo screening del CCR (Cancro Colon Retto). Il servizio di Atessa processa oggi oltre 1500 prestazioni/anno e sarà strategico per l’offerta territoriale del Sangro-Aventino sulle sedi di Atessa e Casoli. La Endoscopia di Atessa, peraltro, è già sede operativa ASL dello screening strumentale regionale del CCR e tale attività è coerente con la mission di medicina preventiva dell’area territoriale.

-          L’atto aziendale prevede la soppressione della UOC di Geriatria nell’Ospedale di Vasto. Considerato una popolazione sempre più anziana, l’ampiezza e l’orografia del territorio del vastese, non è comprensibile tale decisione. Si potrebbe dare la stessa soluzione prevista per l’Ospedale di Lanciano, ovvero una Unità Operativa Complessa (UOC) di Medicina con due Unità Operative Semplici (UOS): una di Lungodegenza e una di Geriatria.
-          Se il modello adottato, in questa come in tutte le altre ASL della Regione, è quello Dipartimentale, non ha senso che in un solo dipartimento, quello dei servizi, sia prevista una ulteriore forma di "mini dipartimento" definito coordinamento. A quali esigenze di semplificazione e di economia risponde e Con quali fondi verrà finanziato?;
-          In considerazione della necessità di dare attuazione a programmi di prevenzione individuale mirati sulle grandi patologie, crede sia necessario ricollocare nel Dipartimento dei servizi una UOC di Medicina Predittiva per la predizione della predisposizione congenita alle patologie neoplastiche e degenerative. L’utilizzo di personale della ASL, evitando il ricorso ad affidamenti all’esterno, porterà sicuramente grandi risparmi per le casse pubbliche e un controllo diretto sulle procedure;
-          Una ulteriore riflessione occorre fare per le aree che gravitano sulle sedi delle strutture ospedaliere riconvertite (Casoli, Gissi e Guardiagrele) e sulla sede di Atessa dove è prevista la riconversione in PTA (Presidio Territoriale di Assistenza). Si trovano, con l'attuale organigramma, di fronte ad una ulteriore marginalizzazione e spoliazione di servizi anche se presentano una orografia accidentata, una viabilità disagiata e sempre più critica, una marcata dispersione abitativa, tempi di percorrenza molto pericolosi per la tempestività di intervento sanitario.

Il Segretario Generale
(Sergio Zinni)

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