NoiVastesi: Omaggio a EMILIA D'ADAMO una grande vastese ((2^ di 4 puntate)

INS. EMILIA D'ADAMO

seconda puntata (30 foto storiche)

L'IMPEGNO NELLE ATTIVITA' DELLA CHIESA E NEL SOCIALE (CIF, LIONS)

di NICOLA D'ADAMO

Emilia D’Adamo, scomparsa nel 2014, donna di profonda spiritualità, ha sempre attivamente partecipato ad iniziative che ruotano attorno alla chiesa locale.

L'ATTIVITA' DI CATECHISTA
Quarantennale è stata la sua attività di Catechista presso la cattedrale di San Giuseppe di Vasto. Impegno svolto sempre con estrema passione e serietà.
Emilia riusciva a creare entusiasmo: prendeva i ragazzi per mano e li aiutava pian piano a scoprire la bellezza della fede. Le lezioni erano preparate e pianificate a dovere, in modo che l’ora di catechismo fosse piena di interesse.
E per lei era gratificante poter trasferire a bambini di così tenera età la sua profonda fede e prepararli all’incontro con Gesù. E quando nel giorno della Prima Comunione osservava la gioia che traspariva dagli occhi dei ragazzi durante la Messa, provava un’immensa gioia.

GRUPPO COOPERATORI SALESIANI
Emilia D'Adamo ha aderito per diversi anni al gruppo Cooperatori Salesiani di Vasto e lo
ha diretto in qualità di coordinatrice, realizzando mirabili iniziative, impegnandosi “ad attuare, nelle ordinarie condizioni di vita, l’ideale evangelico dell’amore a Dio e al prossimo, portando ovunque un’attenzione privilegiata ai giovani, promuovendo e sostenendo la famiglia, attuando la Dottrina sociale e sostenendo l’attività missionaria della Chiesa”.
Lunga è stata la sua relazione con la Comunità Salesiana, a cui non ha fatto mai mancare la presenza suoi gruppi (coro dei Bambini e Coro delle Nonne) alle numerose solennità religiose alle feste di don Bosco, Maria Ausiliatrice, Premio di Poesia.

Memorabile fu nel 1988 la partecipazione della mitica 3E (Scuola Elementare G. Spataro) alla manifestazione per il primo centenario della morte di don Bosco. I suoi ragazzi presentarono canti, balli e scenette dialettali e furono lungamente applauditi. A commemorare don Bosco quell’anno fu chiamato Sergio Zavoli.

CIF CENTRO ITALIANO FEMMINILE
Sempre restando in ambito cattolico, Emilia D’Adamo ha aderito per 15 anni all’associazione di volontariato CIF Centro Italiano Femminile di Vasto - che fonda la sua opera sul Magistero della Chiesa - ricoprendo le cariche di segretario e di Presidente.
Come ricorda la sorella Consiglia, per Emilia fu questo un periodo di massimo impegno perché “nel rispetto degli scopi istituzionali, sviluppò un intenso programma di iniziative, quali attività civico sociali di promozione culturale, di formazione, di studio, di assistenza, di servizi educativi, di svolgimento di iniziative per il rispetto dei diritti della famiglia e in favore dei suoi bisogni”.
Oltre al tradizionale calendario delle attività, in molti ricordano le sue Feste dell'Amicizia, i pellegrinaggi in pullman,e soprattuttoo l’appuntamento fisso della Festa della Donna con relatori e ospiti di livello per affrontare temi come “Le donne di fronte alla attese del mondo (2004), le “Pari opportunità” (2007), o "Le donne per la costruzione del Bene Comune" (2008).

LIONS CLUB VASTO ADRIATICA VITTORIA COLONNA
Emilia ha aderito al lionismo nel Lions Club Vasto Adriatica Vittoria Colonna, condividendo gli ideali ispirati al service, volti alla esaltazione dell’etica professionale ed ai valori morali e sociali del umanità, convinta che lo scopo di tale “associazione è quello di permettere ai volontari di servire la propria comunità, di soddisfare i bisogni umanitari e di favorire la pace e promuovere la comprensione internazionale”.
Ha ricoperto le prestigiose cariche di segretario, vice presidente, censore, membro e presidente del comitato Soci, cerimoniere. Ed ha svolto con entusiasmo e professionalità tutti i ruoli assegnati.

In uno dei tanti incontri Lions, Emilia una volta fu invitata a parlare di “dialetto”. Quella sera, dopo aver ringraziato, ha subito detto: “Sono una grande stimatrice della parlata paesana, e quindi della poesia dialettale, per il grande valore culturale e l’utile funzione sociale. Ritengo sia doveroso da parte nostra darne testimonianza alle generazioni future”.

E dopo aver spiegato “La lenga Uastareule” con il divertente aneddoto di Luigi Anelli, ha letto alcuni esilaranti bozzetti locali da “Fujje Ammesche” dello stesso autore. E’ passata poi alle poesie in vernacolo di Giuseppe Perrozzi, per concludere con alcuni componimenti di Modesto Della Porta tratti da “Ta-pu”. Gran finale con “Serenate a mamme”.

fotogallery

1988, il Coro dei Bambini e la classe 3E di Emilia D'Adamo al centenario di don Bosco