venerdì 18 agosto 2017

Storia della Musica (2 di 15): la grande polifonia del Rinascimento, il Lupacchino dal Vasto


Il soprano Lusine Tishinyan
di Lusine Tishinyan
seconda puntata 
IL LUPACCHINO

Percorrendo la storia della musica occidentale, nel 1400 troviamo l’epoca d’oro della musica polifonica della scuola flaminga, cioè compositori di quelle regioni del nord Europa come il Belgio e Borgogna. I maggiori compositori ricordati sono Guglielmo Doufay, Giovanni Okeghem, Giacomo Arcadelt ed altri.

La grande polifonia dei compositori fiamminghi influenzò i grandi compositori della nascente scuola romana, cioè compositori che ruotavano attorno alla Chiesa Vaticana. Questi compositori furono Orlando di Lasso, Tommaso Luigi da Victoria e, Giovanni Pierluigi da Palestrina. Questi compositori portarono la grande polifonia vocale a alte vette di espressione. Le forme della musica polifonica furono le messe, i mottetti ed
altri canti sacri più le forme profane ovvero i madrigali, le villanelle, ecc.

Tra i compositori della scuola romana c’è da ricordare la presenza di un polifonista abruzzese Bernardino Carnefresca detto Lupacchino dal Vasto.

Verso la fine degli anni’80 dal 900 la RAI di Pescara avvia una serie di pubblicazioni del compositore di Vasto, che però si fermò ad una sola raccolta delle sue composizioni ossia il “Secondo Libro”dei madrigali a quattro voci. In questa opera il grande compositore si fa ammirare per la duttilità dell’uso delle voci e la padronanza della polifonia. Proprio per questo fu uno dei maestri del grande Giovanni Pierluigi da Palestrina.

Questa raccolta comprende trenta madrigali una delle forme polifoniche che, il grande Lupacchino sapeva ben dominare.

Anche quando vivevo in Russia, ho avuto modo di ascoltare alcuni madrigali della scuola romana grazie al mio maestro di allora Pavel Lisitsian. Una forma di musica di insieme molto in voga e studiata dai cori russi di cui facevo parte e, già nella prima gioventù ammiravo la grande polifonia italiana a cui mi legai in quel periodo.

In questa espressione la vocalità aiuta il cantante a scoprire la bellezza melodica delle varie voci e ad ammirare quello che in italia si chiama “bel canto”.

Nei madrigali “Chi Pensò Mai”, “In Dubbio Di Mio Stato”, “Et Perché Ancora” e in altri ancora lo stile contrappuntistico è molto elevato che rende la vocalità assai accattivante.

Un compositore che, nonostante la sua vita avventurosa fu aspramente criticata, la sua produzione artistica rimane a tutt’oggi di primo piano fra i grandi compositori del periodo.

Lusine Tishinyan


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