martedì 26 settembre 2017

I protagonisti del XXXII Premio Histonium: la poetessa e scrittrice Concetta Russo

 La XXXII edizione del Premio Nazionale Histonium 2017, oltre ai protagonisti vincitori dei premi, di cui già la stampa si è occupato abbondantemente, rivela alcune personalità che balzano alla no­torietà, tra cui, abbiamo il piacere di presentare la poetessa e scrittrice Concetta Russo,vastese. Un
personaggio che già nel 2011 ha vinto il pri­mo premio dell'Histonium con il racconto "La ra­gazza che viene dal sud".

In questa edizione Concetta Russo si è presentata con il volume "Narrare la poesia" (Aletti editore -Villanova di Guidonia Rm 2016). 

"Un inno alla vita che nasce dal bisogno di ren­dere tangibile un percorso esistenziale basato sul flusso delle emozioni, laddove tutto ciò che è fluttuante nel tempo e nello spazio, assume, attraverso l'esperienza di raccontare, una collo­cazione, uno status che ne determina insieme la matrice e lo scopo".

Una profonda meditazione, questa di Concetta Russo, in cui è compendiato tutto il narrare delle arcane verità umane, proiettate, però, in una meditazione anche transnaturale dove si proiettano immagini legate al vissuto e all'ar­cano della vita.

Quelle di Concetta Russo sono anche evidenti translocazioni dei pensieri che affiorano nella memoria, che inducono a meditare sul linguaggio poetico che è insito già nella mente umana e che solo attende di essere traslocato in parole e in immagini che, poi, non sono altro che lo specchio fedele del nostro essere.

Ma nella poetica di Concetta Russo vi è so­pratutto, una profonda indagine su quelle che sono le vicissitudini dell'umanità travolta dal­la tecnologia che spesso annebbia e minaccia la "specie umana" che, però, è sempre tesa a re­cuperare i valori dell'uomo che, per sua natura, è proteso a ritornare a trovare quel giusto equilibrio per riemergere da quello "scientismo onnipotente" che non potrà sopraffare i valori e l'essenza della natura umana destinata sempre a superare le ambasce della esistenza e a recuperare i valori essenziali, per riaffermare - come sottolinea, la Poetessa- che "tutto quello amiamo diventa poesia". In questa sua opera letteraria che è soprat­tutto poetica, Concetta Russo rivela una atten­ta ed acuta mente indagatrice sulle operosità propria dell'umanità, che è orientata, in molo innato e insito nella sua indole a programma­re, e al contempo, a indagare, sugli aspetti crea­tivi della mente umana.

E lo fa con una attenta speculazione e con ter­mini lessici scibili dell'uomo, per raggiungere vette sublimi la cui trarre ragione di manife­stare il proprio essere.

GIUSEPPE CATANIA

Concetta Russo (Napoli, 1951) Laureata in "Scienze Umane", ha esercitato la professione di docente in Lettere, Pedagogia, Psicologia, Filosofia e Scienze sociali dal 1974 al 2009, dedicandosi a numerose attività di sperimentazione e progetti pilota in campo pedagogico. Dal 1996 collabora con diversi giornali locali e nazionali, riviste specializzate in arte e antiquariato. Iscritta all'ordine dei giornalisti, attualmente si sta dedicando attivamente alla salvaguardia del patrimonio ambientale e culturale del territorio, sta anche incrementando la sua attività di scrittrice ottenendo riconoscimenti significativi nell'ambito di molteplici "Premi Nazionali di poesia e narrativa".


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