martedì 17 ottobre 2017

Nel 1957 la visita del ministro dei Lavori Pubblici Togni a Vasto

1957, LA VISITA DEL MINISTRO TOGNI.
Alle spalle del  gruppo a sinistra la chiesa di San Pietro, lesionata ma ancora intatta. Fu demolita successivamente. 
di LINO SPADACCINI

Sono passati poco più di sessant'anni dalla storica visita a Vasto, avvenuta il 15 settembre del 1957, del Ministro dei Lavori Pubblici Giuseppe Togni, accompagnato dall'on Spataro e da altri parlamentari abruzzesi, per la verificadella situazione della frana di via Adriatica, ad un anno dai tragici avvenimenti, e l'inaugurazione di altre importanti opere.
Anticipato da un breve acquazzone mattutino, la lunga giornata del Ministro Togni di quella domenica del 15 settembre,ha inizio a Punta Penna, in occasione della posa della prima pietra dell'industria chimica Puccioni. "Mentre le macchine e i mastodontici pullman si ammucchiano
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lungo la strada polverosa", si legge sulle colonne del periodico Histonium, "abbiamo il piacere di salutare l'industriale Mario Puccioni e la graziosa figliuola Patrizia, lieta delle sue fresche primavere e della cerimonia come d'una scampagnata improvvisa, l'ing. Nicola Manno e la gentile figlia Rosalia più grave nell'aspetto e il tecnico Pietro Seravelli".
Lo scoppio di mortaretti annuncia l'arrivo del Ministro Togni, accompagnato dall'on. Giuseppe Spataro, dai parlamentari abruzzesi e dalle autorità provinciali e locali. Dopo la benedizione impartita da P. Ambrogio alla "prima pietra", prende la parola il sindaco di Vasto Idiano Andreini, per un saluto all'illustre ospite. "Interpretando i sentimenti unanimi dei miei concittadini", affermail primo cittadino nel suo discorso, "ho voluto rivolgerle il benvenuto qui davanti a questo Porto che costituisce la base più sicura per il progresso della Città. Eccolo, Eccellenza, questo meraviglioso Porto nel suo arco naturale, ma ancora abbisognevole di opere perché possa acquistare la sua funzionalità ad essere fonte di lavoro e di benessere".
Nelle parole del sindaco non ci sono soltanto il Porto e l'imponente opera per il risanamento della frana, ma anche altre problematiche "vitali per la città", come la richiesta di fondi necessari per il completamento dell'ospedale, ulteriori fondi per ultimare la strada di allacciamento tra il centro ed il Porto, l'assegnazione di fondi attraverso la legge 640, per la costruzione di case e per la costruzione di un villaggio di pescatori a Punta Penna, e, infine, la richiesta di un contributo per la costruzione della sede comunale, in quanto "il Comune di Vasto non ha mai avuto una sede, ed avendo dovuto riconsegnare quella provvisoria, destinata ad un collegio d'istruzione, è stato costretto ad occupare le Scuole Elementari. La popolazione è in continuo aumento, le aule scolastiche sono insufficienti, orari dimezzati, turni pomeridiani, aule istituite in case private, rappresentano il triste quadro della situazione, mentre l'attività degli Uffici Comunali non può essere svolta con la necessaria funzionalità".
Il Ministro Giuseppe Togni, toscano di nascita, venuto a Vasto per inaugurare la nascita dell'importante industria chimica, per mano di un coraggioso imprenditore toscano, Mario Puccioni, dopo aver ringraziato le autorità e i cittadini, sottolinea la necessità dell'integrazione dell'agricoltura con l'industria "allo scopo di assicurare l'equilibrio economico e sociale per un migliore livello di vita".
Al termine della cerimonia a Punta Penna, il Ministro viene accompagnato dal sindaco di Vasto, dall'on. Spataro, dall'on. Gaspari e dal prefetto di Chieti Benigni, sui luoghi della frana per l'inaugurazione dell'inizio dei lavori per la costruzione di una serie di cunicoli drenanti per l'intercettazione delle acque di falda e la sistemazione generale superficiale della zona sconvolta dai momenti franosi del febbraio e dell'agosto 1956.
Successivamente, il Ministro Togni effettua una sosta nella sede della Democrazia Cristiana, a piazza Lucio Valerio Pudente, e quindi in Municipio, per l'incontro con i sindaci del vastese.
Gli effetti della visita dell'on. Togni arrivano ben presto: il 7 ottobre successivo, il Consiglio Superiore dei LL.PP. stanzia 200 milioni per la ripresa dei lavori del porto di Punta Penna.


Lino Spadaccini








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