lunedì 19 febbraio 2018

Storia della Musica (11 di 15): Vittorio Pepe, amico e coetaneo di D'Annunzio

di Lusine Tishinyan

Undicesima puntata
Vittorio Pepe

Un altro grande musicista abruzzese è Vittorio Pepe, amico e coetaneo di Gabriele D’Annunzio.  Pepe studiò a Napoli presso il Conservatorio San Pietro a Maiella, fu allievo di Costantino Palumbo e Nicola D’Arienzo. Furono i suoi compagni di studio Francesco Cilea, Alessandro Longo, Umberto Giordano, tutti grandi compositori
destinati a fare grande la storia del teatro italiano.

Compiuti gli studi fece ritorno a Pescara dove iniziò una brillante carriera di pianista e di compositore. Tenne concerti in Abruzzo nelle Marche e Gabriele D’Annunzio lo chiamò a Milano per dargli la possibilità di sviluppare il suo talento. Accettò l’invito di recarsi a Milano ma quando gli capitò l’occasione di recarsi in America come Maestro sostituto di Franca Faccio vi rinunciò e fece ritorno a Pescara, dove iniziò a dare lezioni alle figlie delle famiglie agiate di Pescara e di Chieti. 
Fu compositore assai prolifico, compose molte opere pianistiche fra cui la famosa “Zingaresca” e molte liriche per canto e pianoforte.

Scrisse oltre 50 composizioni come “Vieni Oblio”, “Berceuse”, “Preghiera”, “Abbandono”, “Chiamatelo Destino”, “Te Sola” e molte altre. Scrisse inoltre anche opere liriche e composizioni per banda. Lo stile delle opere di Vittorio Pepe risentono del carattere vocale di Tosti essendo stato allievo di Napoli aveva una padronanza della vocalità e del bel canto.

Molta sua produzione fu distrutta durante un bombardamento del 1943 a Pescara durante la Seconda Guerra Mondiale. Anche la sua persona morì sotto quel bombardamento tra i suoi spartiti e il pianoforte.

La sua produzione vocale si è espressa cercando di cogliere gli aspetti sentimentali dei testi creando una produzione vocale che brillava nei salotti aristocratici nel’ 800.

Lusine Tishinyan

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